lunedì 29 giugno 2009

Straniero


Un sole,
spezzato da alberi nudi
cattura lo sguardo
senza chiedere il permesso,
chiama da una strada di mille passi
percorsa senza muoversi.
E tu,
l’avresti mai creduto di ritrovarti così,
fermo sulla soglia del cuore,
straniero dentro te
e un chiodo nel pensiero?

Scorre,
un cielo nel cervello
un sogno senza una notte
e un tempo
che non ti riconosce,
E tu,
l’avresti mai creduto di ritrovarti così
le mani in tasche piene di freddo,
gli occhi che non sanno dove guardare,
dimmi,
l’avresti mai creduto di ritrovarti così,
fermo sulla soglia del cuore
straniero dentro te
e un chiodo nel pensiero?
L’avresti mai creduto
di non riconoscere la tua ombra,
qui,
dove hai parlato alla vita
dove hai abbracciato il vento,
dove tutto ti parla
e dove tutto sa qualcosa di te,
l’avresti mai creduto di ritrovarti così
fermo sulla soglia del cuore
straniero dentro te,
e un chiodo nel pensiero?

Straniero si,
ma sono io,
con un grido nel pensiero
e un torrente in piena
dai miei piedi agli occhi,
con la mia ombra
che abbraccia un orizzonte
e con il vento
che spalanca le finestre degli occhi,
quando mi apri la soglia
e mi sorridi...
Renato